Per ernia del disco si intende una fuoriuscita del disco intervertebrale dalla sua sede naturale.
È una patologia molto frequente soprattutto tra i 30 e 55 anni e la sede maggiormente interessata è il tratto lombare.
Il sintomo più frequente è la lombosciatalgia (dolore a livello lombare e lungo l’arto inferiore).
Possono associarsi dei formicolii, alterazioni della sensibilità e deficit di forza all’arto inferiore.
Nella diagnosi un ruolo importante lo svolge la TAC o la risonanza magnetica. Oggi sappiamo che l’ernia tende ad autorisolversi spontaneamente, quindi nelle prime quattro settimane, salvo rare eccezioni.
Di norma si deve evitare di intervenire chirurgicamente. Il trattamento conservativo consiste in farmaci, fisioterapia, manipolazioni vertebrali e osteopatia, ginnastica posturale.
Tra le metodiche più efficaci e sicure l’impiego di ossigeno-ozono è da tempo utilizzato e accoglie consensi favorevoli.
L’efficacia terapeutica dell’ozonoterapia risulta pari a quella di altri trattamenti mini-invasivi, sottolineando sia la bassa incidenza di effetti collaterali sia quella di complicazioni relative alle tecniche di applicazione qualora vengano eseguite da mani esperte e nel rispetto delle linee guida. L’ozonoterapia è una metodica che ha più di un secolo di vita e, anche se inizialmente è stata relegata ad un ristretto numero di medici entusiasti, rappresenta oggi un rimedio rivoluzionario per la nostra salute e il benessere fisico. Grazie alle sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie questa miscela di gas, iniettata nella zona dell’ernia, costituisce una via alternativa all’intervento chirurgico, con risultati positivi nel 70% dei casi.
La potente azione antiinfiamatoria e antidolorifica dell’ossigeno-ozono viene sfruttata anche nel trattamento delle patologie ortopediche più frequenti, come le tendiniti, le patologie sportive, le periartriti e l’artrosi attraverso infiltrazioni articolari.