ll ginocchio nei giovani è esposto a molte patologie.
In genere per una corretta diagnosi sono necessari un accurato esame clinico integrato da esami diagnostici (RX-TAC-RMN), solo in alcuni casi si rende necessaria un’artroscopia diagnostica.
I segni di patologia di ginocchio sono: gonfiore, dolore, ematoma, limitazione articolare, instabilità, blocco.
Quando si riscontra la presenza di emartro è sicuramente una patologia grave ed intraarticolare.
Consigli per l’esame clinico
– Valutare il bambino in piedi per osservare se le rotule sono alla stessa altezza, ricercare deviazioni laterali (ginocchio varo;ginocchio valgo) o sagittali (ginocchio flesso;ginocchio recurvato)
– Valutare il trofismo muscolare (più spesso si ritrova atrofia del vasto mediale), misurando la circonferenza delle due coscie e testare la forza del quadricipite
– Palpazione per ricercare punti dolorosi a livello della rotula, sui legamenti, sui tendini rotuleo e quadrici pitale,sulla tuberosità anteriore tibiale,sulla zampa d’oca,all’inserzione del bicipite femorale,sui punti meniscali (interlinea articolare)
– Valutare la presenza di versamento con il ballottamento rotuleo
– Misurare la flesso estensione in gradi
– Valutare la lassità legamentosa come nell’adulto e test meniscali
– Valutare l’affidabilità del ginocchio nel salire e scendere le scale e nella corsa
– Test del ginocchio in appoggio monopodalico
– Valutare sempre anche le anche, in quanto patologie come l’epifisiolisi, l’osteocondrite e le fratture da stress possono manifestarsi con gonalgia
Patologie della rotula
Condromalacia rotulea: si manifesta con dolore rotuleo anteriore o posteriore, durante la salite delle scale o in bicicletta o in posizione assisa prolungata. Segno della raspa positivo. Cause: trauma diretto, sublussazione rotulea, rotula alta, iperlassità, valgismo eccessivo, spostamento eccessivo tuberosità tibiale. Il trattamento è conservativo consiste in fisiokinesiterapia, ginocchiere, kinesiotaping, eventuali plantari. In caso di insuccesso dopo almeno 3-4 mesi trattamento chirurgico.
Lussazione rotulea: nella maggior parte dei casi è post traumatica in giovani con ginocchio valgo, rotula alta e sovrappeso. Spesso si riduce spontaneamente a ginocchio esteso. E’ necessario fare RX per escludere frattura osteocondrale e la presenza di frammenti ossei. Il trattamento è conservativo con immobilizzazione seguita da fisiokinesiterapia.
Lussazione recidivante: si accompagna a condromalacia. Va sempre fatta valutazione con RX assiali di rotula e RMN per ricercare eventuali anomalie ossee. Il trattamento è chirurgico seguito da fisiokinesiterapia.
Lussazione congenita: si scopre entro i primi 5 anni di vita. Familiarità e bilateralità in genere. Caratterizzata da posizione eterna del tendine rotuleo, contrattura vasto laterale e tensore fascia lata, rotula ipoplasia e condili femorali ipoplasici. Il trattamento è chirurgico seguito da fisiokinesiterapia. Spesso si associa a sindromi da iperlassità come Marfan,Elehrs Danlos,Trisomia del 21 ecc.
Osteocondrosi giovanili
Le osteocondrosi giovanili primitive dette anche osteocondriti sono patologie tipiche dell’età dell’accrescimento e tendono ad evolvere lentamente e spontaneamente verso la guarigione. Tuttavia, in alcuni casi, quando la diagnosi non è tempestiva e il trattamento non è adeguato, le osteocondriti possono determinare deformità significative. L’eziologia è ancora oggetto di studio. Tuttavia si ritiene che alla base delle osteocondriti vi siano disturbi dell’irrorazione ematica in associazione a microtraumatismi ripetuti. Sono state proposte anche teorie ereditarie ed endocrinologiche. Il sesso maschile viene interessato con più frequenza.
Malattia di Sinding-Larsen-Johansson: La sede della lesione è il polo inferiore della rotula a livello del quale è presente dolore, ipersensibilità e rigonfiamento dei tessuti molli. L’età più colpita è quella compresa tra i 10 e i 14 anni. Sono più colpiti i bambini sportivi che vanno incontro a traumi ripetuti. Il trattamento è conservativo (riposo, farmaci analgesici, tutore).
Osteocondrite dissecante:
L’osteocondrite dissecante del ginocchio è un processo patologico caratterizzato dal distacco, parziale o totale, di un frammento di cartilagine o di osso+cartilagine dalla porzione laterale del condilo femorale mediale (meno frequentemente sono interessati il condilo femorale laterale e la rotula).
L’età infantile e adolescenziale sono le più colpite. I microtraumi ripetuti e i disturbi della vascolarizzazione sono stati individuati come fattori responsabili di questa patologia in cui può verificarsi il distacco di un frammento osteocartilagineo dalla sede intra-articolare del condilo femorale determinando, a livello del ginocchio, dolore, episodi di blocco articolare, versamento e atrofia muscolare. La diagnosi clinica trova conferma nell’esame radiologico e nella risonanza magnetica nucleare.
La prognosi è buona nei bambini, in cui si assiste spesso alla guarigione, basta astenersi dallo sport. Nei casi non rispondenti è indicata la chirurgia, sempre dopo i 14-15 anni.
Malattia di Osgood-Schlatter:.
In questa malattia viene interessata l’apofisi tibiale anteriore, spesso bilateralmente. I maschi di età compresa tra i 9 e i 14 anni sono maggiormente interessati. Il paziente lamenta dolore a livello dell’apofisi tibiale anteriore che si accentua con l’attività sportiva, con la contrazione del muscolo quadricipite e con la flessione. Localmente si può apprezzare una tumefazione dolente alla palpazione. La diagnosi si avvale dell’esame radiografico che evidenzierà la frammentazione del nucleo apofisario interessato. La malattia tende ad evolvere verso la guarigione spontanea in circa un anno. La terapia consiste nella nell’interruzione dell’attività sportiva praticata. Quando la sintomatologia dolorosa è molto intensa si può associare terapia fisica e farmacologica antalgica e immobilizzazione per un certo periodo.
Cisti del cavo popliteo (di Baker)
Attualmente riteniamo che le cisti di Baker siano dovute ad una estroflessione anomala della borsa del gastrocnemio-semimembranoso oppure in misura minore ad una estroflessione della membrana sinoviale articolare. Nel bambino si manifesta come una massa non dolente e di dimensioni modeste. Colpisce prevalentemente bimbi tra i 4 e 15 anni. Di solito è asintomatica, ma può causare fastidio e limitazione del movimento. La diagnosi si basa sull’esame clinico e su uno studio ecografico o con RMN. Se allo studio RMN non si riscontra la presenza di una sottostante lesione articolare non deve esserci alcun trattamento chirurgico dal momento che il 70% delle cisti scompare spontaneamente nell’arco di mesi o anni.
Traumi
Fratture ossee, lesioni meniscali e rotture legamentose.
Tendiniti varie
Tumori e patologie reumatiche.